martedì 25 giugno 2013

Il Ministro Cecile Kyenge

 
 
Il Ministro Cecile Kyenge alla rappresentanza Rom:
"Non vi lasceremo soli"

 
 Nella foto - Vesna Baxtali Vuletic – responsabile Associazione Idea Rom (Torino) ed il Ministro all’Integrazione e Cooperazione Internazionale Cecile Kyenge



La responsabile dell'integrazione incontra in Comune, col sindaco Fassino, una delegazione di cittadini e cittadine Rom. "La buona convivenza è il nostro obiettivo"

Le hanno raccontato i loro problemi, il disagio di vivere nei campi alla periferia di Torino: cittadinanza, casa, lavoro, scuola. Sono tante le richieste, i problemi che la delegazione formata da una trentina di rom e sinti hanno raccontato stamani alla Ministra dell'Integrazione, Cecile Kyenge, durante l'incontro a Palazzo Civico. Presenti il Sindaco Piero Fassino, gli assessori Elide Tisi e Ilda Curti.

"Sono venuta ad ascoltare - ha detto il Ministro - la buona convivenza è il nostro l'obiettivo. Ascoltare le buone pratiche, capire i problemi e i bisogni dei cittadini serve per trovare le soluzioni. La voce unanime che mi è arrivata da queste persone è di uscire dai campi".

"Ascolteremo il grido di Torino, non vi lasceremo soli", ha concluso il Ministro Cecile Kyenge.

Al confronto erano presenti le associazioni di volontariato, insieme alla delegazione rappresentativa dei campi e delle etnie presenti in città. "La città è fortemente impegnata nel cercare una soluzione al problema dei rom - ha detto Fassino - anche se sappiamo che non è semplice. La città ha bisogno del sostegno delle istituzioni, e anche di un impegno maggiore da parte della Regione rispetto a quanto avvenuto sinora".

E’ ora di applicare la Strategia Nazionale di inclusione per Rom, Sinti e Caminanti varata dal Governo italiano.




giovedì 20 giugno 2013

"Gelem Gelem" - l'inno del popolo Rom

 
L’8 aprile del 1971, rom e sinti di tutto il mondo, riuniti in Congresso a Londra, si proclamarono ufficialmente “popolo”. Tale passaggio, apparentemente simbolico, fu importante perché un popolo, pur privo di territorio e di stato, è un soggetto che ha riconoscimento e diritti alla luce del diritto internazionale. E per sentirsi popolo, rom e sinti, pur non avendo una terra, si dettero una bandiera e un inno. La bandiera è una ruota rossa tra cielo blu e terra verde.
L’inno è Gelem Gelem [testo di Žarko Jovanović e Jan Cibula, 1969 – musica tradizionale] che in lingua romané significa “Ho camminato… e camminato”. Tanto la bandiera che l’inno raccontano una storia di diaspora, di viaggio amaro e ironico.
L’inno del popolo romanì racconta la fuga dalla Legione Nera, ricordando così il Porrajmos (in lingua romané “il grande divoramento”) lo sterminio di 500.000 rom voluto ed eseguito dai nazisti.
 



"Gelem Gelem" - l'inno del popolo Rom

 
 
Tradotto in Italiano
 
 
In lingua Rom
 


martedì 11 giugno 2013

Rappresentanza Rom Presso la Sala Aldo Moro di Palazzo Montecitorio si è tenuta la presentazione di “Parlare civile”



BOLDRINI A PRESENTAZIONE DI PARLARE CIVILE - PER UNA COMUNICAZIONE CHE NON DISCRIMINA

 

Per una comunicazione che non discrimina – Da clandestino a femminicidio, la cura incessante delle parole. “Parlare civile”, a cura di Redattore Sociale in collaborazione con l’associazione Parsec, è il primo libro in Italia dedicato ai principali temi a rischio di discriminazione e al linguaggio per parlarne. Ha aperto i lavori Stefano Trasatti. Direttore Agenzia Redattore Sociale. Hanno presentato “Parlare civile”, Raffaella Cosentino, giornalista, co-autrice del libro, Francesco Carchedi, sociologo, responsabile Ricerche associazione Parsec. Sono intervenuti Anna Meli, coordinatrice associazione Carta di Roma, Domenico Iannacone, giornalista, autore de “I dieci comandamenti” (Rai Tre), Vinicio Albanesi, Presidente Comunità Capodarco. Le conclusioni sono state della Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini. L'evento è stato realizzato in collaborazione con l'Agenzia Redattore Sociale.


Nella foto Laura Boldrini
 
WebTV Camera dei deputati
 
 

Nella Foto Samir alija Mediatore Interculturale Rom, delegato al Summit 
of the Major –  Consiglio d’Europa 21 settembre 2011 – membro 
del Consiglio  Nazionale Rom.
 
 
Dopo la presentazione di “Parlare civile” Samir Alija onorato di incontrare Laura Boldrini per testimoniare la continua divulgazione al odio raziale nei confronti dei cittadini Rom spiegando anche che ci doveva essere presente Marcello Zuinisi Educatore Professionale e legale rappresentante
 Associazione Nazione Rom – delegato al Summit of the Major –
Consiglio d’Europa 21 settembre 2011 – membro del Consiglio Nazionale Rom assente per i continui attacchi razzisti in questi giorni a l'associazione Nazione Rom, dove Laura Boldrini risponde a Samir Alija dicendo mi dispiace, continua Samir Alija ho percepito quel mi dispiace dal suo profondo del cuore.
 
 
Nella foto Samir Alija -
Rom e Prefettura verso l'applicazione della strategia di inclusione
Emil Costache - Mediatore Interculturale Rom e Presidente dell'Associazione Phrala Europa, Nedzad Husovic - Mediatore Interculturale Rom - in formazione c/o Fondazione Romanì
 
Rom e Prefettura verso l'applicazione della strategia di inclusione
Il 13 maggio 2013

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ROMA: rappresentanza Rom e Prefettura si incontrano e concordano la strada per costruire il Tavolo di inclusione nella capitale

Si è tenuto un incontro a Roma, in Via IV Novembre n. 1, tra la Prefettura di Roma rappresentata dal Vice Capo Gabinetto Alessandra Nigro, il Capo Ufficio Conferenza Permanente Elisabetta Lucariello ed una rappresentanza Rom composta da Samir Alija – Mediatore Interculturale Rom e delegato al Summit of the Major Consiglio d’Europa 21 settembre 2011 – membro del Consiglio Nazionale Rom, Emil Costache – Mediatore Interculturale Rom e Presidente dell’Associazione Phrala Europa, Nedzad Husovic – Mediatore Interculturale Rom – in formazione c/o Fondazione Romanì, Marcello Zuinisi – Educatore Professionale e legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom - delegato al Summit of the Major  Consiglio d’Europa 21 settembre 2011 – membro del Consiglio Nazionale Rom.   
 
 
 
 
 

mercoledì 5 giugno 2013

Nomadi, schedato su base etnica

 
Riconosciuta discriminazione Rom
 
 
Presidenza del Cdm e il ministero dell'Interno condannati al risarcimento di 8mila euro. Il Tribunale Civile ha ordinato di distruggere i documenti con i dati sensibili dell'uomo raccolti nel censimento
 

Nomadi, schedato su base etnica riconosciuta discriminazione romTre anni fa, insieme ad altri migliaia di rom residenti nella capitale, era stato oggetto del censimento nell'ambito della cosiddetta 'emergenza nomadi'. Nei giorni scorsi, con una sentenza, il Tribunale Civile di Roma ha riconosciuto a un cittadino rom "di essere stato vittima di una discriminazione su base etnica e ha ordinato al ministero dell'Interno di distruggere tutti i documenti che contengono i dati sensibili dell'uomo raccolti durante il fotosegnalamento", spiega in una nota l'associazione 21 Luglio.

"Accogliendo il ricorso di Elviz Salkanovic, cittadino italiano di etnia rom con regolare documento d'identità - prosegue il comunicato - l'autorità giudiziaria ha di fatto riconosciuto il carattere discriminatorio della procedura di foto segnalamento in quanto l'uomo è stato coinvolto in un'operazione i cui destinatari erano esclusivamente persone appartenenti alla comunità rom. La misura, secondo la sentenza del Tribunale Civile di Roma, ha provocato l'effetto sia di violare la dignità del rom sia di creare un clima ostile da parte dell'opinione pubblica. Oltre all'eliminazione di tutti i dati sensibili del cittadino rom, la presidenza del Consiglio dei ministri e lo stesso ministero dell'Interno sono stati condannati al pagamento di 8 mila euro in qualità di risarcimento morale".
 
 
 
Repubblica Roma
 
Mercoledì 05 giugno 2013