mercoledì 10 aprile 2013

Rom e Sinti, Agnone ricorda gli orrori del passato

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Scoperta una targa commemorativa sulla facciata dell'ex campo di concentramento di San Berardino


AGNONE. Alosetto, Brajdic, Campos, Ciarelli, Di Rocco, Goman, Gus, Halderas, Hudorovich, Held, Hujer, Karis, Locato, Mugizzi, Nicolic, Rach, Reinhardt, Rossetto, Suffer, Waeldo.
Sono i nomi delle 148 famiglie Rom e Sinti internate nel campo di concentramento di San Berardino (oggi divenuto una casa di riposo) tra il 1940 e il 1943, quando in Italia vigevano le leggi razziali. Nel giorno dell’Olocausto e della giornata internazionale dei Rom e dei Sinti, il Comune di Agnone, in collaborazione con la ‘Federazione Rom e Sinti insieme’ e l’associazione ‘Sucar Drom’, ha inteso ricordare con una targa commemorativa le vittime del Porrajmos. La targa è stata realizzata all’interno del progetto ‘Memors’ con il supporto del programma “Europa per i cittadini” dell’Unione Europea.
“Gli orrori e le tragedie del passato non si cancellano, ma devono servire da monito e insegnamento a tutti e noi e in particolare alle nuove generazioni affinché non si commettano mai più simili errori”. E’ quanto detto dal sindaco di Agnone, Michele Carosella durante il suo intervento prima che venisse scoperta la targa commemorativa sulla facciata dell’ex campo di concentramento di ‘San Berardino’.
Un ringraziamento particolare è andato al professor Francesco Paolo Tanzj, docente presso il liceo Scientifico di Agnone, che nel 1998, insieme ai suoi ragazzi, dopo approfondite ricerche, interviste e documenti dell’epoca, riportò alla luce quanto avvenne ad Agnone tra il ’40 e ’43. Una pagina di storia oscura che in molti nella famosa cittadina delle campane ignoravano.
All’evento presente anche Alessandra Landi dell’associazione ‘Sucar Drom’ e referente del progetto ‘Memors’.
“Senza di lei e il suo impegno – ha aggiunto il sindaco Carosella – non saremmo mai riusciti a districarci tra il ginepraio di pratiche burocratiche che vigono in Italia e che hanno rischiato di farci desistere dall’organizzare la manifestazione odierna”.

Pubblicato da altomolise.net il 08/04/2013

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